Nella splendida cornice della dimora storica di Villa Ravaschieri, Emanuele Bilancia ha presentato “The Flower of future”, la collezione 2024 che riassume una nuova versione della femminilità, comoda e fluida, priva di sovrastrutture, che scopre il corpo, accompagnandone le forme alla perfezione, attraverso ricami, dettagli preziosi e stoffe ricercate.

Il fiore che attinge dalle proprie radici e dalle proprie origini per sbocciare e fiorire proiettando se stesso e la propria bellezza nel futuro.  Lo stesso spirito con cui si affronta un viaggio, punto di partenza e di arrivo di tutta la collezione come “da un affaccio sul Mediterraneo, da un giardino che profuma di rose a Malaga, un’alba di luglio dietro una finestra velata da una vecchia tenda ricamata della mia Puglia, una poesia di Hikmet che parla di Amore e il desiderio di essere libero come il vento e la necessità di essere sempre me stesso”.

La filosofia che guida le creazioni del talentuoso designer pugliese è regalare alle donne quella magia che solo l’abito dei sogni sa dare. “La collezione ancora una volta trae ispirazione dalla metafora del viaggio. In questo caso si tratta di un percorso che dal passato ritorna al presente e volge lo sguardo al futuro. L’itinerario attraversa il Mediterraneo: dalla Puglia, al Marocco passando per la Spagna. Un mix di luoghi che hanno contraddistinto la sua mia esistenza, che mi appartengono nel profondo. È da qui che ho tratto le giuste suggestioni che mi hanno portato alla creazione degli abiti. Le creazioni non hanno elementi che rimandano in modo esplicito a questo o all’altro posto ma sono la mia personalissima interpretazione di ciò che quei luoghi hanno lasciato nella mia storia”, ha raccontato lo stilista.

Dopo anni ed esperienza maturata nell’alta Moda, Emanuele ha voluto dare una sua impronta alla couture donna e nello specifico alla sposa, in quanto le sue collezioni riescono a parlare alle donne con un linguaggio esclusivo creando la perfetta commistione tra classico e moderno. Ad eccellere in passerella, la qualità dei tessuti e l’eleganza del fatto a mano che trasuda dagli abiti: donne e uomini liberi di esprimere se stessi, di assecondare le parti più intime e nascoste, sancendo una delicatezza fuori dal comune attraverso il mezzo più potente che si possa scegliere: gli abiti.

Per la prima volta, Emanuele Bilancia dedica uno spazio anche all’uomo: una visione priva di ogni connotazione tossica, che accarezza la parte dolce e romantica dell’essere umano, rappresentata da mantelli tinti di bianco, cappe brillanti e trasparenze leggere, che non solo avvolgono le fattezze di corpi perfetti ma ne esaltano gli aspetti più sensibili ed eterei.