White Wedding Party, la Couture Bridal che viene dall’Est Europa
di Maria Elena Loda
La Moda dell’Est Europa si insinua nella bridal couture internazionale ed italiana con un savoir faire artigianale, dove eleganza e dedizione si incontrano: si propone come partner di eccellenza, aprendo le porte ad un nuovo modo di concepire la moda sposa.
È lo scenario che si è delineato in occasione del White Wedding Party andato in scena a Villa Caroli Zanchi, un evento creato da White Wedding Platform, piattaforma che si propone appunto di raggruppare stilisti emergenti, in larga parte dall’ Est, ma anche italiani, per creare partnerships e fondere il gusto eccentrico e scintillante dei paesi slavi con l’ approccio più streamline della Moda italiana.
Un assoluto tripudio di nuovi stili e di brand poco noti alla couture italiana ma in rapida ascesa: Dominiss, Ricca Sposa by Yuliia Lobachova, Maison Lanesta, Yedyna, Aria, Innocentia, Daria Karlozi, Armonia, Jeorjett, Ida Torez, Olya Mak, Lorange, Andreas Moskin, Anne Mariee, Queen, Ivory, Zarmikaas, White Story, Ideal Veil, sono solo alcuni dei nomi che hanno presentato nel tour dei due giorni, ma ci sono anche creativi italiani in partnership con l’ Est, come Pollardi e Daniela Di Martino.
Yuliia Lobachova, la designe di Ricca Sposa, ha scelto un nome italiano per la sua griffe nata nel 2014 : Yuliia ha lasciato l’ Ucraina, e ha aperto due Atelier, uno in Romania e uno in Italia, dai quali ha iniziato ad esportare la sua moda. La sua collezione “Whisper of Temptation”, si compone di 40 abiti, divisi tra la linea principale “Ricca Sposa” e quella che ha il nome della stilista, “Yuliia Lobachova”. A queste si aggiunge una terza linea, “Love”, dedicate appunto alla Puglia, location in cui è stata scattata la campagna pubblicitaria del brand. Lo stile è romantico, la gonne sono ampie con rose a ricordare il look di Cenerentola senza disdegnare Swarovski e dettagli luminosi che richiamo lo charme teatrale da Balletto Bolshoi. Fantasie floreali, decorazioni luccicanti, qualche accenno allo stile Charleston degli Anni ’20 ma anche corsetti strettissimi e sexy a segnare il girovita: ogni abito è circonfuso da una cascata di diamanti, con nastri, stringhe e impunture sul retro. A chiudere la sfilata, il Cigno Nero, un abito meraviglioso fatto di piume di marabu’ di cigno, con il velo in pizzo alle lunghe mantiglie spagnole.
A presenziare all’evento anche Maison Lanesta che ha presentato la collezione “Diamonds Of The Season” di 37 creazioni bon ton, dal taglio classic, molto eleganti, dove l’essenzialità si sposa bene con sapienti tocchi divistici qui e là. Linee ampie a palloncino, per spose principesse alternate a silhouettes diritte, pulite e senza ricami, fino a forme botticelliane a sirena, sempre amate dalle spose che si sentono un po’ vamp; maniche a strap- on, a pipistrello, guanti e scialli lunghi che cadono a terra al posto del classico velo, pizzi floreali intramontabili. Il White Wedding Party si è chiuso con una collettiva nel parco della villa con passerella finale che ha raggruppato i designers presenti per la soddisfazione degli 800 invitati presenti.