L’articolo è tratto dal numero Mia Sposa Magazine, Ottobre 2022 in edicola.

Un’identità maschile forte e ben definita, riconoscibile in tutto il mondo. Con un 85% del fatturato derivante dal mercato italiano, paese in cui detiene 3 boutique monomarca dislocate tra Milano, Torino e Firenze, nonché la presenza con le sue creazioni all’interno di 350 punti vendita multimarca tra Italia ed estero, Carlo Pignatelli è il brand di riferimento per l’uomo contemporaneo alla ricerca di capi versatili ed animati da una profonda vivacità. La collezione 2023 del marchio, presentata in anteprima sulle passerelle di Barcellona, trova il consenso di un pubblico sempre più internazionale che sceglie, star e vip compresi, di indossare questi capi interamente Made in Italy per le occasioni più importanti. Morbidezza, fluidità e leggerezza sono i capisaldi della nuova collezione che si lascia ispirare dalle atmosferiche magiche di Marrakech, dai suoi colori, dai suoi profumi avvolgenti, dai suoi sapori speziati.

Ne deriva una proposta emozionale, in cui l’idea stessa di cerimonia si apre ad accogliere le necessità del tempo attuale per trasferirle in capi versatili ed animati da una vivacità d’uso in cui le distanze geografiche e stilistiche si annullano per aprirsi all’esplorazione.

E chi meglio di Francesco Pignatelli, nipote e da decenni direttore creativo del marchio, può raccontare al meglio la mirabile arte di coniugare tradizionale sartorialità e cura dei dettagli?

La collezione 2023 è un mix di vibrazioni di colori e contaminazioni cromatiche che il brand non proponeva da qualche anno. Da dove arriva questa ispirazione?

E’ stata la voglia di tornare a presentare la collezione realizzando uno show in presenza che mi ha portato nella direzione di una proposta che toccasse temperature cromatiche che non usavamo da tempo.

Il brand Carlo Pignatelli si è imposto come punto di riferimento nell’ambito della moda maschile e femminile, tanto per la cerimonia ma soprattutto per il settore wedding, nazionale ed internazionale. E il successo riscosso sulle passerelle di Barcellona ne è l’esempio. Come è riuscito il brand a superare un periodo difficile, come quello degli ultimi due anni, continuando ad espandere ed evolvere stile e collezioni?

La passione che metto nel lavoro è la leva principale. Superare questi anni non è stato per nulla facile e non possiamo dire di esserne usciti completamente perché i segni lasciati sono ancora evidenti. Però sentiamo il dovere di proseguire un percorso tracciato da mio zio. Questo ci porta a fare continua ricerca, a realizzare sempre una proposta nuova e ad osare con le sperimentazioni. Solo così riusiamo ad ottenere il successo che abbiamo.

Come mai la scelta di “abbandonare” l’Italia per la presentazione delle collezioni e scegliere di sfilare solo a Barcellona?

Abbiamo presentato tantissime collezioni in Italia ed in Italia abbiamo realizzato la mostra per celebrare i 50 anni di storia del brand. L’Italia però non deve essere il nostro confine ma il nostro punto di partenza. Per questo negli ultimi anni ci siamo spostati a Barcellona spinti anche dalla crescente richiesta dei nostri prodotti nei mercati esteri.

Il 2022 è stato segnato da importanti collaborazioni, come quella con il marchio Pronovias. Perché questa è scelta e soprattutto quali i risultati conseguiti fino ad ora?

La collaborazione con Pronovias è nata proprio durante la pandemia, momento in cui tutti ci siamo resi conto che con delle collaborazioni ad alto livello si potevano creare nuovi spazi e nuovi modi per affrontare le richieste del mercato. Il risultato principale è stato quello di migliorare soprattutto all’estero la nostra brand awareness.

La collezione del marchio sono sempre un viaggio in un posto speciale nel mondo. Per la collezione 2023 l’influenza è Marrakech, perché questa scelta?

Tutto parte da un libro che abbiamo in ufficio sulle case ed i giardini di Marrakesh. Questo libro lo abbiamo da sempre ma come sempre capita in questo lavoro quest’anno aveva un fascino diverso.

Per la sposa e la donna in generale, c’è un ritorno al glam, allo splendore e alla voglia di divertirsi tradotta in tessuti lurex, scintillanti e dal forte impatto cromatico. Cosa è cambiato nelle donne in questi due anni di pandemia?

Questi 2 anni hanno cambiato tutti noi. Ci hanno fatto tornare la voglia di indossare abiti importanti, la voglia di scegliere abbinamenti ed accessori con più attenzione ed interesse. Ma hanno anche aumentato la consapevolezza del nostro ruolo nei confronti di tutto l’ambiente. Speriamo che non si perda con il passare del tempo.