35 anni fa cominciava la carriera di Ciro Florio, make up artist di fama nazionale, che ha saputo tramutare la sua passione per il make up in un lavoro svolto con professionalità e umiltà. Perché il suo successo risiede nel continuare a lavorare con quel pizzico di insicurezza e la voglia costante di migliorarsi. “Ogni giorno entro nel mio negozio e comincio a lavorare come se fossi agli albori della mia attività. È questo che mi mantiene sempre vivo, sul pezzo e con la voglia di fare le cose. La mia energia nasce anche dal fatto che non mi sono mai sentito arrivato”, confessa il make up artist. Da vero e proprio artista, Ciro –  divenuto una star del piccolo schermo con il suo ultimo programma tv “Cenerentola 24” –  si prende cura in maniera totalizzante dell’aspetto di una sposa che comincia con una consulenza d’immagine durante la quale, insieme e concordi, si scelgono trucco e parrucco per il grande giorno.  

“Valorizzare una sposa è una missione speciale. Ciò che consiglio alle mie clienti è optare per un trucco personalizzato che rispetti le volumetrie del volto sottolineandone i tratti distintivi. Dare tridimensionalità al volto è una mia prerogativa: è per questo che utilizzo fard multicolorati e non monocromatici. Non sottovalutare la componente fotografica è un altro aspetto di cui tengo particolarmente in considerazione: usare trucchi opachi con luce ricevente, ad esempio, permette di realizzare scatti fotografici. Ultimo focus da non trascurare assolutamente è sulle labbra che, nonostante il colore, non devono mai mancare di idratazione. Infatti io miscelo tinte a tutto colore – e anche a lunga durata – con gloss capaci di dare morbidezza”, consiglia Ciro Florio.

Ciò che, al contrario, il truccatore napoletano non preferisce è l’esagerazione e la preferenza per un look glamour che poco si addice al giorno delle nozze: “Contrariamente ai trend del momento, ritengo che smokey eyes e strobing – tecnica quest’ultima volta ad enfatizzare zigomi e naso con elementi luminosi – non si addicano al look di una sposa. Resto dell’idea che un discorso minimalista sia la soluzione migliore per valorizzare il viso di una donna”. “Nel mio lavoro è utopistico pensare di non sbagliare mai un colpo. È proprio quando ci si mette in gioco che si alza la soglia dell’attenzione e non si commettono errori.