Milano ha vibrato al ritmo del Made in Italy con un’eco internazionale in occasione dell’ultima edizione di Sì Sposaitalia Collezioni, andata in scena all’Allianz Mico dal 4 al 6 aprile 2025. L’evento organizzato da Fiera Milano si è confermato ancora una volta un crocevia fondamentale per l’universo bridal, tessendo connessioni sempre più solide tra le diverse anime di un settore dinamico e in continua evoluzione.

Oltre 4000 abiti in mostra, 200 brand presenti provenienti da ogni parte del mondo e buyers, nazionali ed internazionali, accorsi da 23 paese. È questo un primo bilancio dell’edizione 2025 che apre ad uno scenario di innovazione e progresso per il prossimo anno.

L’obiettivo dichiarato alla vigilia è stato pienamente raggiunto: creare un tessuto connettivo potente tra l’eccellenza del Made in Italy e le realtà più innovative del panorama mondiale. Aziende affermate e brand di nicchia hanno trovato a Milano una piattaforma privilegiata per presentare le loro ultime creazioni a top buyer e addetti ai lavori provenienti da ogni angolo del mondo. Questa vocazione internazionale, intrinseca nel DNA di Sì Sposaitalia Collezioni, si è sposata perfettamente con la valorizzazione dell’heritage sartoriale italiano, proiettando il settore verso un futuro ricco di nuove ispirazioni.

La tre giorni milanese si è rivelata una manifestazione unica nel suo genere, distinguendosi per la ricchezza qualitativa dell’offerta e per un format capace di esaltarla. L’attestazione arriva dall’eterogeneità di buyers provenienti non solo dall’Europa – in testa Polonia e Grecia dove in matrimonio e la scelta dell’abito bianco sono ancora legati ad una visione tradizionale, ma da ogni parte del mondo: compratori dalla Cina, dal Giappone, dalla Corea, dal Sud Africa, hanno apprezzato le collezioni esposte in fiera, consacrando ancora il valore assoluto del Made in Italy.

Rispetto alla scelta di ridurre di un giorno la kermesse, Elena Jemmallo, exibition manager dell’evento, dice essere il frutto di una scelta che risponde alle esigenze della vita dinamica che si conduce oggi: “Sì Sposaitalia ha una storia luna 40 anni. Oggi è tutto più veloce: gli spostamenti sono più rapidi e abbiamo l’esigenza di fare tutto in meno tempo. Eventi di questo tipo hanno necessità di una visita più rapida e veloce”.

Una grandissima novità di Sì Spositalia è sicuramente l’introduzione di stand pop up, dedicati a brand che hanno scelgono di esporre pochi capi, una soluzione che, richiedendo un minore investimento economico rispetto agli stand istituzionali, permette anche a marchi più piccoli di fare il loro ingresso in fiera e capire così la risposta dei buyers alle proprie collezioni.

Aree espositive curate nel dettaglio, un’attenzione crescente verso tematiche cruciali come la sostenibilità, sinergie strategiche e un ricco calendario di appuntamenti formativi e di aggiornamento hanno rappresentato il valore aggiunto di Sì Sposaitalia Collezioni, consolidandone la leadership nel promuovere il savoir-faire tricolore con uno sguardo sempre più aperto al contesto internazionale e alle tendenze più unconventional.

A testimoniare il dinamismo e il primato della manifestazione, una line up di protagonisti del mondo bridal che ha confermato le aspettative. I nomi più blasonati del settore, come Nicole Milano, che ha fatto il suo atteso ritorno in fiera con i suoi numerosi buyer, Diamond Couture, Dalin Atelier, Libelle Bridal, Modeca, Peter Langner, Elisabetta Polignano e l’iconico Randy Fenoli Bridal, hanno calamitato l’attenzione dei visitatori.

La capacità attrattiva di Sì Sposaitalia Collezioni si è manifestata anche nella sua costante attività di scouting internazionale, portando alla ribalta realtà capaci di infondere un’energia inattesa alle loro collezioni, pur mantenendo intatta la propria identità stilistica. Sara Radice Atelier, Romina Guerrera, Kaya Nova, Vittoria Soltero e Nataliya Vilchuk sono solo alcuni dei nomi che incarnano questo spirito innovativo e che hanno presentato con successo le loro ultime proposte.

Non sono mancate le conferme di brand con una solida rete distributiva che hanno scelto Milano per amplificare ulteriormente la loro visibilità. Tra questi, si sono distinti per la loro presenza Jarice, Sima Couture, Madam Burcu, Bianco Evento, Ariamo Bridal e Christian Koehlert.

Infine, un focus speciale è stato dedicato allo sposo, con collezioni che hanno saputo interpretare le tendenze attuali senza rinunciare all’eleganza della tradizione. Le proposte firmate da Andrea Versali, Musani Uomo, Emanuele Valenti e Kirico Cerimonia Uomo hanno arricchito l’offerta complessiva, confermando Sì Sposaitalia Collezioni come un evento a 360 gradi per l’intero settore bridal.

L’edizione appena conclusa ha dunque ribadito il ruolo cruciale di Milano come piattaforma internazionale per il bridal, unendo la maestria artigianale italiana con le influenze globali e tracciando nuove rotte per il futuro di questo affascinante universo. “Fare rete è fondamentale. Quando parliamo di fiera parliamo di marketplace: tutto ciò che fa parte del settore, deve entrare a far parte della fiera. Stiamo già pensando alla prossima edizione per cui l’idea comune è togliere un po’ di polvere e svecchiare qualcosa”, ha concluso Elena Jemmallo.