Armocromia e wedding day: quando i colori vanno a nozze
L’articolo è tratto del numero di Ottobre – Mia Sposa Magazine disponibile in edicola.
Alzi la mano chi almeno una volta non ha provato ad analizzare il colorito della pelle, capire a che tipologia di stagione appartenesse cercando di adeguare le proprie scelte stilistiche, modificando modelli e colori dei propri abiti. Il tutto in momento storico fondamentale in cui l’omologazione sembra, piano piano, lasciare il posto all’unicità del singolo: l’accento è posto sulle differenze prediligendo così un approccio decisamente più inclusivo. Ed è così che esplosa la Armocromia mania. Ma di cosa si tratta nello specifico? L’Armocromia è una disciplina scientifica che permette di individuare la palette cromatica ideale per ciascuno di noi, indicando i colori che ci valorizzano al meglio, attraverso l’analisi della combinazione di pelle, occhi e capelli. Come si sposano Armocromia e matrimonio? Abbiamo analizzato il tema con Rossella Migliaccio, guru del settore e vera e propria influencer in materia con i suoi 374mila followers in rete.
Dalla sua biografia social si legge: “Mi occupo di immagin, ma non mi fermo all’apparenza”. Come riesce ad “insegnare” a curare l’immagine senza badare all’apparenza?
Come dico anche nell’introduzione del mio secondo libro, Forme, seguire l’estetica è qualcosa di insito nell’essere umano e non c’è niente di male nel volersi sentire belli, non è un desiderio frivolo o superficiale. Giocare con gli abiti, gli accessori e con il nostro corpo fa parte di una dimensione ludica che appartiene a tutti. L’estetica diventa un problema quando vogliamo rincorrere uno standard che non ci rappresenta, quando vogliamo definire la bellezza o incasellarla, o quando la rincorriamo solo per piacere agli altri.
Armocromia e wedding: due concetti apparentemente opposti, l’uno fa riferimento ai colori, l’altro al total white. Come si può scegliere il white dress seguendo l’armocromia?
Ogni stagione vuole i suoi colori ma vuole anche il suo bianco! Lo si reputa sempre un colore unico, neutro, che sta bene a tutti. In realtà, come per gli altri colori, esistono gradazioni più o meno valorizzanti per ogni tono di pelle. Lo consiglio in una gradazione più fredda, come il bianco ottico, per chi fa parte della stagione Inverno. Per l’estate invece, altra stagione che predilige i toni freddi, lo consiglio più polveroso come il bianco seta o vagamente madreperlato. Per le pelli dal sottotono caldo troviamo dei bianchi contenenti una minima componente di giallo. Alla Primavera dona il bianco panna, all’Autunno le tonalità più simili al crema e all’avorio.
E per lo sposo?
Si pensa sempre che per lo sposo sia più facile e invece non è sempre così. Anche per lo sposo valgono le regole di sottotono e intensità dei colori.
Non solo armocromia e studio del colore ma anche e soprattutto studio delle forme. Come relazionare la scelta dell’abito da sposa (e da sposo)?
Una buona parte della consulenza d’immagine è dedicata allo studio della body shape, ovvero della forma che ha il nostro corpo. L’importante, quando si sceglie un abito da sposa, è ricordarsi che è l’abito ad essere più o meno valorizzante, non il corpo che lo indossa ad essere giusto o sbagliato. Ecco alcuni esempi per ogni body shape. Il Triangolo (o pera) presenta un busto più minuto rispetto ai fianchi, tendenzialmente più generosi, e per questo viene valorizzata da bustini fascianti e gonne morbide, a vita alta per valorizzare il punto vita. Al contrario il Triangolo inverso (o mela), che ha la parte superiore del corpo più importante rispetto al sotto, prediligerà scolli a incrocio e non i modelli senza spalline, puntando poi ad aggiungere del volume sulla parte inferiore, con dettagli come frange o gonne con apertura a sirena. La donna Rettangolo presenta invece, come suggerisce il nome, una figura androgina e longilinea, solitamente con baricentro alto. Viene valorizzata bene da abiti con bustino lungo o scolli a cuore che rendono la figura più sinuosa. La silhouette a Clessidra è quella più femminile, che richiama lo stile romantico per eccellenza: quello dell’abito da principessa, ma rende molto anche con un semplice abito a sottoveste, che evidenzia l’elegante linea ad S. La Otto segue le linee guida della Clessidra, ma con qualche piccolo accorgimento: ad esempio, dal momento che risulta arrotondata più nella parte alta dei fianchi che non in quella bassa, è particolarmente indicato il tubino dritto rispetto alla gonna svasata. L’Ovale è invece una figura caratterizzata da busto e fianchi omogenei e punto vita poco segnato. Per questo l’ideale, è alzare la linea appena sopra la vita, quasi in stile impero. Una scelta strategica sta poi nel tessuto, che in questo caso funziona meglio se scivolato e morbido.
Armocromia, make up e hairstyling. Quali sono i consigli da seguire?
Nella scelta del trucco e dell’acconciatura è importante tenere conto delle proprie caratteristiche cromatiche, per il primo, e di facial shape per la seconda.
Un trucco valorizzante sarà in accordo con la propria palette, dai toni caldi o freddi, intensi o delicati. Allo stesso modo il raccolto o l’hairstyle in generale dovrà seguire le proporzioni del volto. Un esempio frequente è lo chignon: per scegliere se effettuarlo in alto o in basso valutate il vostro profilo. Se la parte che sporge di più è il mento, lo chignon andrà in alto. Al contrario, se il mento sporge meno della fronte, lo chignon andrà in basso, sulla nuca. Per entrambi i temi, trucco e hairstyle, consiglio sempre di rimanere coerenti con il proprio stile e di non sperimentare qualcosa di troppo distante dalla propria personalità.